L’idrocele comunemente detto è in effetti un idrocele secondario. Si tratta di una patologia dell’età adulta e consiste in una raccolta di liquido nello spazio, usualmente virtuale, che esiste tra i due foglietti della tunica vaginale che riveste testicolo ed epididimo. La tunica, in seguito a fatti infiammatori, degenerativi o traumatici, produce liquido sieroso che viene trattenuto all’interno, provocando la dilatazione della cavità, fino a raggiungere dimensioni tali da dilatare il sacco scrotale e ostacolare i normali movimenti o rendere difficoltoso indossare il vestiario.
Se il fatto che ha prodotto l’idrocele è un fatto acuto e risolto, si può anche assistere nel tempo ad una regressione spontanea. Generalmente però questo non avviene, o per il perdurare delle cause infiammatorie degenerative o traumatiche, o per la cospicua entità del liquido che ivi si è raccolta: in questa evenienza occorre eliminare l’eccesso di liquido riducendo la tunica che avvolge il testicolo di modo che il liquido prodotto dal foglietto rimasto possa essere assorbito dai tessuti (muscolo dartos).